Nucleo Speciale Polizia Valutaria, come la GdF tutela il mercato

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Il Nucleo Speciale Polizia Valutaria è un reparto speciale della Guardia di Finanza che svolge attività a tutela dei mercati finanziari

Il Nucleo Speciale Polizia Valutaria è un reparto speciale della Guardia di Finanza e si adopera per tutelare i mercati finanziari. La GdF, nell’era dell’intelligenza artificiale, è chiamata a una sfida tanto ambiziosa quanto affascinante: riuscire a tenere testa alle nuove e sofisticatissime tecniche di riciclaggio e cercare di battere sul tempo i delinquenti. Il Nucleo è concepito proprio per questo motivo: contrastare gli attacchi al sistema finanziario. Questo gruppo speciale coopera inoltre con Autorità, Enti ed Istituzioni, come CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), Banca d’Italia, COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) e IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni).


INDICE
– Polizia Valutaria: ecco cosa fa la Guardia di Finanza
– I compiti della Guardia di Finanza: la Polizia Valutaria
– Il reparto: Nucleo Speciale Polizia Valutaria
– Nucleo Speciale Polizia Valutaria: l’azione antiriciclaggio in Italia…
– …e all’estero
– Nucleo Polizia Valutaria: preparati con Nissolino Corsi


Polizia Valutaria: ecco cosa fa la Guardia di Finanza

I poteri della Guardia di Finanza sono determinati dal Decreto Legislativo n. 68/2001. Nell’articolo 2 sono elencati tutti i compiti del Corpo, tra cui troviamo la prevenzione, la ricerca e la repressione in materia di “valute, titoli, valori e mezzi di pagamento nazionali, europei ed esteri, nonché movimentazioni finanziarie e di capitali” e in materia di “mercati finanziari e mobiliari, ivi compreso l’esercizio del credito e la sollecitazione del pubblico risparmio”.

Anche il Decreto del Presidente della Repubblica n. 148 del 31 marzo 1988 assegna poteri alla GdF, in particolar modo in materia di polizia valutaria. L’articolo 25 di questa legge elenca tutti i compiti che la Guardia di Finanza deve svolgere in questo ambito:

  • Controlli successivi per campione sui dati e sulle attestazioni forniti dagli operatori alle banche abilitate;
  • Verifiche dei dati concernenti la gestione valutaria delle banche abilitate e di quelli relativi a operazioni delle altre imprese autorizzate;
  • Ispezioni presso aziende di credito e istituti di credito speciali, nonché presso altri soggetti, presso i quali si abbia ragione di ritenere che esista documentazione rilevante, in luoghi diversi dalle dimore private. Nei riguardi dei soggetti sottoposti alla vigilanza della Banca d’Italia, l’Ufficio italiano dei cambi può procedere ad ispezioni direttamente o per mezzo del servizio vigilanza della Banca d’Italia.

Per quanto riguarda invece specificatamente il Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, troviamo il Decreto Legislativo n. 231 del 21 novembre 2007. Quest’ultimo all’articolo 9 definisce la relazione tra l’Unità di Informazione Finanziaria (U.I.F.), alle dipendenze della Banca d’Italia, e la GdF stessa. Secondo il testo infatti la U.I.F. può scambiare dati e notizie in materia di operazioni sospette con analoghe autorità di altri Stati, utilizzando a tal fine anche le informazioni in possesso della D.I.A. (Direzione Investigativa Antimafia) e del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, specificamente richieste.

I compiti della Guardia di Finanza: la Polizia Valutaria

Per riassumere, la Guardia di Finanza, in veste di Polizia Valutaria, svolge mansioni per le quali è indispensabile una stretta collaborazione tra vari enti specializzati. In un mondo che ormai corre sempre più su binari digitali, la cooperazione tra istituzioni ed enti deputati alla nostra sicurezza economica e finanziaria deve essere massima. La Guardia di Finanza, nei suoi quasi 250 anni di storia, ha saputo rinnovarsi all’insegna del progresso e delle conoscenze tecnologiche. L’attività di prevenzione, in questa chiave, ricopre un ruolo preponderante nel contrasto ai fenomeni criminali.

Sintetizzando, per svolgere i compiti di Polizia Valutaria il Corpo deve:

  • acquisire, attraverso le ispezioni e i controlli, dati e informazioni presso i soggetti individuati dalla normativa antiriciclaggio;
  • svolgere approfondimenti investigativi delle segnalazioni di operazioni sospette trasmesse dall’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia;
  • accedere ai dati contenuti nella sezione dell’“Anagrafe dei rapporti finanziari”;
  • assumere in atti i soggetti sottoposti ad accertamento o persone che sono a conoscenza di fatti nell’ambito della violazione della normativa valutaria;
  • contestare le violazioni di carattere amministrativo riscontrate.

Il reparto: Nucleo Speciale Polizia Valutaria

Il reparto che si occupa a livello specializzato dei compiti sopra descritti è il Nucleo Speciale Polizia Valutaria, che coopera con CONSOB, Banca d’Italia (e quindi la U.I.F.), COVIP e IVASS. Il gruppo è retto da un Generale di Brigata e tutela i mercati finanziari. Per riassumere, il Nucleo si occupa di:

  • riciclaggio;
  • movimenti transfrontalieri di capitali;
  • intermediazione finanziaria;
  • usura;
  • mezzi di pagamento;
  • finanziamento al terrorismo;
  • tutela del risparmio;
  • illeciti previsti dal Testo Unico delle Leggi Bancarie, dal Testo Unico della Finanza e dalla normativa sulle attività di assicurazione.

Il raggio l’azione del Nucleo Speciale Polizia Valutaria copre tutto il territorio nazionale. Il gruppo conduce infatti analisi e approfondimenti investigativi a seguito di operazioni sospette, segnalate precedentemente dalla U.I.F. (Banca d’Italia).

Il Nucleo effettua inoltre ispezioni e controlli al fine di verificare il rispetto degli obblighi antiriciclaggio da parte dei soggetti attenzionati. Il NSPV collabora anche con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (D.N.N.A.) per contrastare la criminalità organizzata e attività potenzialmente sovversive. Il gruppo ha come sede centrale il Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma, da cui dipendono tre unità operative periferiche (Palermo, Milano e Reggio Calabria).

Nucleo Speciale Polizia Valutaria: l’azione antiriciclaggio in Italia…

Come abbiamo potuto imparare, la Guardia di Finanza applica il principio “follow the money” quando si tratta di scovare condotte illecite. I flussi di danaro ottenuti illegalmente infatti alterano la libera concorrenza sul mercato e inquinano il tessuto economico legale. In quest’ottica i fari si accendono sul fenomeno del riciclaggio. Il che consiste in tutte quelle operazioni mirate a dare una parvenza lecita a capitali la cui provenienza è in realtà illecita.

Il Nucleo Speciale Polizia Valutaria fa parte, assieme alla UIF e alla Direzione Investigativa Antimafia (DIA), di un modello antiriciclaggio tripartito. A ognuno di questi enti è assegnato un compito ben preciso: l’Unità d’Informazione Finanziaria si occupa nella ricerca e nell’analisi di condotte finanziarie sospette, mentre la DIA e la GdF raccolgono queste segnalazioni, coordinando le indagini. Il decreto legislativo n. 125/2019 ha poi ampliato i poteri della Guardia di Finanza, prevedendo la possibilità di acquisire direttamente, anche in assenza di una specifica segnalazione di operazione sospetta, dati e informazioni presso ogni soggetto obbligato.

In più questa importante legge ha esteso la lista degli operatori che sono tenuti all’osservanza delle norme antiriciclaggio. Tra questi vi sono:

  • le succursali in Italia di intermediari assicurativi con sede legale o amministrazione centrale all’estero
  • i commercianti o intermediari di opere d’arte, gallerie e casa d’asta, qualora il valore dell’operazione (anche frazionata) sia pari o superiore a 10 mila euro
  • gli agenti in affari che svolgono attività in mediazione immobiliare per locazioni con canone mensile pari o superiore a 10 mila euro
  • i prestatori di servizi relativi all’utilizzo di monete virtuali (anche in cambio di valute di monete virtuali con altre della specie) e i gestori di servizi di portafoglio digitale

…e all’estero

Nel 2024 non è pensabile condurre un’attività investigativa in chiave antiriciclaggio senza avvalersi della cooperazione internazionale. I criminali finanziari, infatti, hanno nel tempo affinato le proprie capacità di occultare, manipolare o spostare capitali da una società all’altra. Spesso queste realtà economiche non sono altro che gusci vuoti, creati ad hoc per definire una sola e specifica transazione. Insomma, un gioco di scatole cinesi difficile da sbrogliare.

Perciò la V Direttiva Antiriciclaggio prevede la possibilità per il Nucleo Speciale Polizia Valutaria e la DIA di collaborare con la Banca d’Italia e con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (D.N.N.A.). Nello specifico, è a stessa U.I.F. a ottenere informazioni dagli altri stati e dall’Europol. Questo è stato sancito nell’ottica di estendere il più possibile la rete di informazioni e analisi finanziarie a supporto delle indagini.

Dopodiché, il Nucleo Speciale Polizia Valutaria riscontra sul campo le segnalazioni provenienti dalle autorità antiriciclaggio degli altri stati. Non solo, il reparto può anche cedere informazioni di polizia con le medesime autorità in nome della reciprocità e della cooperazione internazionale.

Preparati con Nissolino Corsi

Per entrare nel Nucleo Speciale Polizia Valutaria è necessario prima vincere un concorso pubblico per entrare nella Guardia di Finanza. Dopodiché, è il Comando Centrale ad assegnare le risorse al reparto a seconda delle sue esigenze e delle attitudini del candidato. Perciò non esiste una specifica selezione per accedere al Nucleo.

Se vuoi entrare nel Corpo e iniziare il tuo percorso per accedere al Nucleo Speciale Polizia Valutaria, affida ora il tuo futuro a Nissolino Corsi, la migliore scuola di preparazione in Italia secondo FederTerziario. Lascia ora il tuo numero di telefono, un incaricato specializzato ti contatterà per una consulenza gratuita e senza impegno.

In che senso la Guardia di Finanza esegue compiti di Polizia Valutaria?
La Guardia di Finanza, in veste di Polizia Valutaria svolge mansioni per le quali è indispensabile una stretta collaborazione tra vari enti specializzati. Sintetizzando, per svolgere i compiti di Polizia Valutaria il Corpo deve:
  • acquisire, attraverso le ispezioni e i controlli, dati e informazioni presso i soggetti individuati dalla normativa antiriciclaggio;
  • svolgere approfondimenti investigativi delle segnalazioni di operazioni sospette trasmesse dall’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia;
  • accedere ai dati contenuti nella sezione dell’“Anagrafe dei rapporti finanziari”;
  • assumere in atti i soggetti sottoposti ad accertamento o persone che sono a conoscenza di fatti nell’ambito della violazione della normativa valutaria;
  • contestare le violazioni di carattere amministrativo riscontrate.
Cos’è il Nucleo Speciale Polizia Valutaria Guardia di Finanza?
Il reparto speciale che si occupa a livello specializzato dei compiti sopra descritti è il Nucleo Speciale Polizia Valutaria, che coopera con CONSOB, Banca d’Italia (e quindi la U.I.F.), COVIP e IVASS. Il gruppo è retto da un Generale di Brigata e tutela i mercati finanziari. Per riassumere, il Nucleo si occupa di:
  • riciclaggio;
  • movimenti transfrontalieri di capitali;
  • intermediazione finanziaria;
  • usura;
  • mezzi di pagamento;
  • finanziamento al terrorismo;
  • tutela del risparmio;
  • illeciti previsti dal Testo Unico delle Leggi Bancarie, dal Testo Unico della Finanza e dalla normativa sulle attività di assicurazione.

Per ricevere maggiori info, contattaci subito, un incaricato della Nissolino Corsi ti risponderà il prima possibile.

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