Cosa dice la normativa in merito all’entrata di celiaci nella Guardia di Finanza? Continua a leggere questo post per saperne di più sulla possibilità di arruolamento nella Guardia di Finanza per chi è affetto da celiachia.
La Celiachia è inserita tra quelle patologie che impediscono una carriera in divisa? In questo post cercheremo proprio di rispondere a questa domanda che spesso ci viene posta dai nostri lettori. Vedremo, dunque, se è possibile l’arruolamento dei celiaci nella Guardia di Finanza e se la celiachia rientra in quelle patologie causa di esclusione dai Concorsi di Selezione per entrare nella Guardia di Finanza.
INDICE
– Celiaci nella Guardia di Finanza: informazioni generali sulla Celiachia
– Celiaci nella Guardia di Finanza: cosa dice la normativa?
– Celiaci nella Guardia di Finanza: è possibile arruolarsi?
Celiaci nella Guardia di Finanza: informazioni generali sulla Celiachia
Come nostra consuetudine, prima di parlare della possibilità di arruolamento di Celiaci nella Guardia di Finanza, vogliamo fare una breve panoramica sulla Celiachia per far capire, a quanti ancora non ne siano a conoscenza, quali sono i sintomi e quali le cause di questa patologie che, negli ultimi anni, si è andata via via diffondendo nel nostro BelPaese.
Partiamo dunque dal capire cos’è la Celiachia: la malattia celiaca è una intolleranza permanente al glutine, una patologia genetica che si manifesta a seguito dell’ingestione del glutine presente in alcuni cereali quali il grano, la segale e l’orzo. L’ingerimento di questo tipo di alimenti nei soggetti affetti da celiachia, può provocare gravi effetti. I celiaci che ingeriscono alimenti in cui è presente glutine, possono presentare malessere all’apparato digerente, oltre a soffrire di crampi, debolezza, afte e disturbi psichici.
Veniamo ora alla capire se questa patologia potrebbe essere motivo di esclusione per tutti quei giovani che vogliono intraprendere una carriera in divisa nella Guardia di Finanza. Dobbiamo innanzitutto sapere che la Celiachia è inserita all’interno dell’Elenco Imperfezioni ed Infermità, ovvero la direttiva tecnica in cui sono state raccolte tutte le malattie e le patologie che sono causa di non idoneità al servizio militare o di non idoneità all’arruolamento nelle Forze Armate e Forze di Polizia. Nella direttiva si leggono alcuni riferimenti proprio alla Celiachia e ai suoi sintomi:
- nell’Art. 5/b Immunoallergologia – “Le gravi intolleranze ed idiosincrasie a farmaci od alimenti, anche in fase asintomatica, accertate con gli appropriati esami specialistico-strumentali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea”.
- nell’Art. 12/b Apparato digerente – “Le malformazioni, le anomalie di posizione, le patologie o i loro esiti del tubo digerente, del fegato e vie biliari, del pancreas e del peritoneo che, per natura, sede e grado producano rilevanti disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea”.
L’argomento relativo all’arruolamento di celiaci nella Guardia di Finanza è piuttosto complesso e differenziato tra chi vorrebbe arruolarsi nella Guardia di Finanza e chi fa già parte del personale di questa Forza di Polizia. Per spiegarvi meglio, faremo ancora riferimento, in maniera più dettagliata, alla normativa in merito alla presenza di celiachi nella Guardia di Finanza.
Celiaci nella Guardia di Finanza: cosa dice la normativa?
Non si può trattare l’argomento in merito ai celiaci nella Guardia di Finanza senza far riferimento all’AIC, l’Associazione Italiana Celiachia, che nel Febbraio 2015 ha avviato un dibattito costruttivo sulla questione diramando la Direttiva IGESAN con oggetto: “Aspetti medico legali correlati con la patologia celiaca”.
Nella direttiva IGESAN si riscontrano riferimenti sia in merito ai celiaci che vogliono arruolarsi nelle Forze Armate o nelle Forze di Polizia, sia molti celiaci che indossano già la divisa. Secondo quanto decretato dalla direttiva IGESAN, “per il personale in servizio, la diagnosi di intolleranza al glutine non comporta alcun provvedimento medico-legale, salvo i casi in cui le manifestazioni sintomatologie siano talmente rilevanti da pregiudicare la idoneità al servizio, trascorso il periodo di temporanea inidoneità“. Ciò vuol dire che, salvo casi in cui vi è insorgenza di sintomi piuttosto gravi che compromettono le funzionalità dell’individuo, chi soffre di Celiachia è idoneo al servizio militare e, dunque, in estrema sintesi, è ammessa la presenza di celiaci nella Guardia di Finanza. Questa direttiva ha rappresentato una vera e propria vittoria a livello professionale per il personale delle Amministrazioni in divisa: finalmente il loro status di celiachi non impediva di continuare a svolgere il proprio lavoro.
Celiaci nella Guardia di Finanza: è possibile arruolarsi?
Come abbiamo detto sopra, però, la situazione in merito ai Celiaci nella Guardia di Finanza è differente tra chi veste già la divisa e chi, invece, vorrebbe arruolarsi. Difatti, se da una parte la direttiva IGESAN ha rappresentato un notevole passo in avanti per coloro che già indossano una divisa, dall’altra ha confermato l’impossibilità di arruolamento per i tanti giovani che vorrebbero intraprendere questa carriera. Secondo la normativa attuale, i celiaci che vogliono arruolarsi nella Guardia di Finanza sarebbero idonei al servizio militare, ma, allo stesso tempo, inidonei per il reclutamento; questo perché durante gli accertamenti sanitari previsti in ogni iter concorsuale dei Concorsi che danno accesso alla carriera nella Guardia di Finanza, i candidati celiaci sarebbero inquadrati in un profilo sanitario AV EI 3 che, in base agli attuali criteri generali e requisiti richiesti dai bandi concorsuali, non ne consentirebbero il reclutamento. Questi verrebbero così esclusi dal Concorso.
In estrema sintesi, dunque, la normativa vigente preclude l’accesso di celiaci nella Guardia di Finanza. Molti giovani, dunque, hanno dovuto rinunciare al loro sogno di vestire la divisa della Guardia di Finanza e ad avviarsi verso una carriera militare. Il nostro consiglio, però, è di non disperarsi: visti i numerosi passi avanti fatti con la direttiva IGESAN e vista la grande attenzione che il Ministero della Difesa e il Ministero della Salute hanno dimostrato su questo argomento, grazie al costante lavoro dell’AIC e di quanti sono legati a questo tema, potrebbero esserci svolte positive in futuro. Noi vi terremo costantemente aggiornati.
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