GICO Guardia di Finanza, funzioni e come entrarci: la guida

Come entrare nei GICO della Guardia di Finanza

In questo post capiremo come entrare nei GICO Guardia di Finanza, ovvero nei Gruppi d’investigazione sulla criminalità organizzata.

Il GICO (Gruppi d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata) è tra i reparti speciali della Guardia di Finanza che maggiormente attira l’interesse degli aspiranti Finanzieri. Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere questo post in cui spieghiamo come entrare nei GICO GdF.


INDICE
– Il reparto GICO Guardia di Finanza: compiti e funzioni
– GICO GdF: le prospettive future
– Come entrare nei GICO GdF


Il reparto GICO Guardia di Finanza: compiti e funzioni

Prima di capire come entrare nei GICO Guardia di Finanza, facciamo una breve panoramica su questo reparto per individuarne compiti e funzioni.

I Gruppi d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata, meglio conosciuti con l’acronimo GICO, sono reparti d’élite della Guardia di Finanza della Repubblica Italiana. I GICO GdF, coordinati dallo SCICO Guardia di Finanza (Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata), sono altamente specializzati in indagini di polizia giudiziaria che riguardano le attività delle varie mafie italiane e delle organizzazioni terroristiche. I gruppi d’investigazione hanno sede nelle 29 città dove sono presenti i Distretti di Corte di Appello e, quindi, le Direzioni Distrettuali Antimafia e Antiterrorismo. Questo reparto ingloba nella propria struttura le sezioni CRIM.OR. (Criminalità Organizzata), divise a loro volta in sottosezioni C.O. e Misure di Prevenzione (queste ultime si stanno specializzando sempre più in attività a contrasto del Terrorismo islamista in Italia) e i G.O.A. (Gruppi Operativi Antidroga).

Operando a contrasto dei reati di criminalità organizzata, i GICO GdF prestano particolare attenzione alla al finanziamento al terrorismo nazionale e internazionale, al traffico di armi e al traffico di sostanze stupefacenti. L’esclusiva peculiarità della forza investigativa di questi reparti si fonda nella capacità di gestire pedinamenti e osservazioni anche su tempi molto lunghi, operazioni sotto copertura e si è specializzato nell’abilità di condurre accertamenti in maniera estremamente approfondita.


GICO GdF: le prospettive future

Il Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata nasce con il decreto-legge 13 maggio 1991, n.152. Questo importante provvedimento ha permesso alla Guardia di Finanza di diventare parte attiva, con le altre Forze dell’Ordine, nel contrasto alle mafie e al terrorismo. Tuttavia, da allora questi due inquietanti fenomeni si sono resi protagonisti di rilevanti evoluzioni. Con l’avvento di internet, dei social network e dei servizi di messaggistica istantanea, anche il GICO GdF ha dovuto aggiornare le proprie prassi operative.

Oggi il personale dei GICO Guardia di Finanza viene costantemente aggiornato dal punto di vista tecnico e operativo. Si è infatti passati da investigatori di strada a “uomini-ombra”, che indagano grazie a intercettazioni telefoniche, ambientali o videoriprese. Per quanto riguarda le comunicazioni, anche le mafie si sono modernizzate, arrivando a utilizzare telefoni criptati, satellitari o caselle di posta elettronica temporanee. Per questo tipo di intercettazioni, naturalmente, la lotta diventa più complessa. Tuttavia, la pista principale rimane sempre quella che ci ha insegnato il magistrato Giovanni Falcone: seguire i soldi.

Insomma, per colpire duro la mafia, bisogna puntare al suo portafoglio. La questione è che la criminalità organizzata è permeata sempre più nella finanza, dove è complicato distinguere ciò che è lecito da ciò che non lo è. Specie se i capitali sono occultati all’estero (spesso nei cosiddetti “paradisi fiscali”) tramite un sapiente gioco di scatole cinesi con società pop-up e spesso fittizie atte al riciclaggio dei proventi illeciti. Tant’è che spesso di sente parlare di “mafia liquida”. In questo contesto diventa sempre più cruciale la cooperazione con gli altri stati, sia europei che extracomunitari. Questa evoluzione telematica nel panorama criminale influisce anche sulla capacità di infiltrarsi come agenti in incognito. I GICO GdF, così come altri reparti speciali, devono infatti creare una rete di profili social assolutamente credibile.

Come entrare nei GICO della Guardia di Finanza

Dopo questa breve panoramica generica sul reparto, vediamo nel particolare come entrare nei GICO della Guardia di Finanza.

Per entrare nei GICO della Guardia di Finanza, reparto che si colloca nell’ambito del Corpo quale componente speciale per formazione ed addestramento, è necessario entrare nella Guardia di Finanza e, dunque, partecipare a uno dei Concorsi di Selezione che dà accesso alla carriera in questa Amministrazione in divisa, qualsiasi ruolo o grado si desideri ricoprire. Come abbiamo più volte detto, per partecipare ai Concorsi è necessario essere in possesso di determinati requisiti anagrafici, socio-culturali e psico-fisici e, in seguito, è necessario superare tutte le prove (culturali e fisiche) previste nell’iter concorsuale. Naturalmente per ogni Concorso sono necessari determinati requisiti, che potete consultare nelle nostre Schede Requisiti:

Indossata la divisa della Guardia di Finanza, è possibile fare richiesta per essere assegnati al reparto GICO. Non tutti i candidati che fanno domanda, però, riescono ad entrare nei Gruppi d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata. L’Amministrazione si assicura infatti che chi si candida per ricoprire tale ruolo sia in possesso di determinati requisiti fisici e psicologici. Naturalmente l’Amministrazione deve provvedere a verificare che ogni candidato sia in possesso dei requisiti e dei titoli necessari per ricoprire tale ruolo e carica e per servire al meglio come personale di questo reparto speciale.

I candidati che vengono trovati in possesso di tutti i requisiti e i titoli necessari, devono frequentare un corso in cui vengono formati e addestrati per svolgere i compiti e le funzioni riservate al personale dei Gruppi d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata. Al termine del corso questi vengono inseriti nei reparti dislocati sul territorio italiano a seconda delle necessità dell’Amministrazione in divisa.

Quali compiti sono assegnati al GICO Guardia di Finanza?
I Gruppi d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata, meglio conosciuti con l’acronimo GICO, sono reparti d’élite della Guardia di Finanza della Repubblica Italiana. I GICO GdF sono altamente specializzati in indagini di polizia giudiziaria che riguardano le attività delle varie mafie italiane e delle organizzazioni terroristiche. I gruppi d’investigazione hanno sede nelle 29 città dove sono presenti i Distretti di Corte di Appello e, quindi, le Direzioni Distrettuali Antimafia e Antiterrorismo. Questo reparto ingloba nella propria struttura le sezioni CRIM.OR. (Criminalità Organizzata), divise a loro volta in sottosezioni C.O. e Misure di Prevenzione (queste ultime si stanno specializzando sempre più in attività a contrasto del Terrorismo islamista in Italia) e i G.O.A. (Gruppi Operativi Antidroga).
 
Operando a contrasto dei reati di criminalità organizzata, i GICO GdF prestano particolare attenzione alla al finanziamento al terrorismo nazionale e internazionale, al traffico di armi e al traffico di sostanze stupefacenti. L’esclusiva peculiarità della forza investigativa di questi reparti si fonda nella capacità di gestire pedinamenti e osservazioni anche su tempi molto lunghi, operazioni sotto copertura e si è specializzato nell’abilità di condurre accertamenti in maniera estremamente approfondita.
Come entrare nel GICO GdF?
Per entrare nei GICO della Guardia di Finanza, reparto che si colloca nell’ambito del Corpo quale componente speciale per formazione ed addestramento, è necessario entrare nella Guardia di Finanza e, dunque, partecipare a uno dei Concorsi di Selezione che dà accesso alla carriera in questa Amministrazione in divisa, qualsiasi ruolo o grado si desideri ricoprire. Come abbiamo più volte detto, per partecipare ai Concorsi è necessario essere in possesso di determinati requisiti anagrafici, socio-culturali e psico-fisici e, in seguito, è necessario superare tutte le prove (culturali e fisiche) previste nell’iter concorsuale. Naturalmente per ogni Concorso sono necessari determinati requisiti, che potete consultare nelle nostre Schede Requisiti:

Indossata la divisa della Guardia di Finanza, è possibile fare richiesta per essere assegnati al reparto GICO. Non tutti i candidati che fanno domanda, però, riescono ad entrare nei Gruppi d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata, visto che l’Amministrazione si assicura che chi si candida per ricoprire tale ruolo sia in possesso di determinati requisiti fisici e psicologici. Naturalmente l’Amministrazione deve provvedere a verificare che ogni candidato sia in possesso dei requisiti e dei titoli necessari per ricoprire tale ruolo e carica e per servire al meglio come personale di questo reparto speciale.
I candidati che vengono trovati in possesso di tutti i requisiti e i titoli necessari, devono frequentare un corso in cui vengono formati e addestrati per svolgere i compiti e le funzioni riservate al personale dei Gruppi d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata. Al termine del corso questi vengono inseriti nei reparti dislocati sul territorio italiano a seconda delle necessità dell’Amministrazione in divisa.

Per ricevere maggiori info, contattaci subito, un incaricato della Nissolino Corsi ti risponderà il prima possibile.

2 Commenti su GICO Guardia di Finanza, funzioni e come entrarci: la guida

  1. Vorrei sapere se uscirà un bando di concorso per allievo finanziere?? È da tempo che lo aspetto ma sto perdendo le speranze

    • Salve, al momento non ci sono informazioni precise sulla data di pubblicazione del bando di concorso Allievi Finanzieri.

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